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PORCARI Cromology, piano industriale e timida apertura sugli esuberi – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

PORCARI.

ll piano industriale c’è. È quello che da ieri è in mano ai sindacati dopo il confronto con le delegazioni degli stabilimenti di Cromology Italia. Non c’è ancora invece il piano organizzativo che definirà meglio la riorganizzazione interna e quindi chiarirà anche le conseguenze occupazionali a cui andranno incontro i lavoratori.

A rischio ci sono 61 dipendenti dell’azienda produttrice di vernici che ha la sua sede e il suo stabilimento principale proprio nella Piana Lucchese, a Porcari, in quella che un tempo era la Baldini Vernici. Sessantuno esuberi riguarderebbero una quindicina dei cinquanta dipendenti della Cromology di Resana (Treviso) e 42 allo stabilimento di via 4 Novembre. L’azienda leader nel campo dei prodotti vernicianti e dei coloranti ha subito gli effetti della crisi del mercato che starebbero incidendo negativamente sul fatturato. Fatturato che, stando a quanto emerso nel primo confronto tra azienda e sindacati, nel 2017 si era attestato sugli 88 milioni di euro, con un calo rispetto al 2016 di oltre 6 milioni. E le previsioni per l’anno in corso parlano di un fatturato destinato ad attestarsi sugli 80 milioni di euro. Da qui anche l’avvio di una rivisitazione dell’organizzazione interna.

«L’azienda ha consegnato un piano industriale molto generico che dobbiamo ancora studiare – spiega Paolo Bruni della Filctem Cgil –. C’è stata una timida apertura che potrebbe portare a rivedere il numero degli esuberi, ma l’azienda ha confermato le sue intenzioni di ridurre i dipendenti, motivando questa scelta con la crisi del mercato e sostenendo che anche altre aziende concorrenti stanno operando una riduzione dei costi. Non ci è stato ancora fatto vedere, invece, il piano organizzativo e funzionale che diventa fondamentale per capire l’impatto occupazionale alla luce di quell’analisi puntuale sulle professionalità che vengono considerate in esubero. Abbiamo chiesto chiarimenti sulle prospettive occupazionali e contestato anche l’operazione di esternalizzazione che vuole mettere in atto l’azienda».

La trattativa continuerà nei prossimi giorni. Il prossimo incontro è fissato per il 6 dicembre. «La nostra intenzione è quella di arrivare ad una forte riduzione del numero di esuberi – afferma l’esponente

della Filctem – considerando che finora l’azienda ha lavorato a pieno regime e senza mai fare ricorso alla cassa integrazione». Il contenzioso è appena agli inizi e i lavoratori non intendono mollare. —

NICOLA NUCCI

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Fonte: Il Tirreno