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PORCARI «Condotta antisindacale» il giudice condanna Snaitech – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

lucca. «Il tribunale di Lucca dichiara, nella causa ex articolo 28 promossa da Fiom Cgil contro Snaitech, l’antisindacalità della condotta posta in essere da parte convenuta e per l’effetto ordina la cessazione della stessa e la rimozione degli effetti tramite l’applicazione fino alla sua naturale scadenza, del contratto collettivo dei metalmeccanici». Così il giudice Susanna Messina della sezione Lavoro del Tribunale di Lucca ha decretato antisindacale il comportamento di Snaitech (350 dipendenti solo nella sede di Porcari, oltre a quelli di Roma) verso i dipendenti, per avere disapplicato il contratto nazionale metalmeccanici e applicato quello del terziario. Per Massimo Braccini, coordinaziore nazionale Fiom del Gruppo Snaitech, è una vittoria epocale. «Come Fiom, assistiti dall’avvocato Andrea Stramaccia del Foro di Firenze, avevamo già inviato una diffida all’azienda per invitarla a non disapplicare il contratto nazionale, ma non ha sentito ragioni e ha portato avanti una “presunta” trattativa con i sindacati minoritari per legittimare la disapplicazione del contratto nazionale metalmeccanici. La condanna (anche a pagare le spese processuali, ndr) rende giustizia di fronte alla prepotenza aziendale di questi mesi, tesa a creare confusione tra i lavoratori e a delegittimare le Rsu di Porcari e Roma, fatto gravissimo e inaccettabile».

Da parte sua Snaitech, come c’era da aspettarsi, non ci sta. E annuncia che farà ricorso contro la sentenza del giudice del lavoro. Lo afferma partendo da punti che ritiene fermi, come «il confronto avviato con le organizzazioni sindacali perarmonizzare le diverse discipline contrattuali vigenti in azienda dopo la fusione tra Snai e Cogemat/Cogetech. Già in questa occasione l’azienda aveva comunicato l’intenzione di applicare il contratto del terziario a tutti i dipendenti». Da qui l’accordo, datato 24 ottobre «con le segreterie di Fim Cisl, Uil, Uiltucs e Fisascat Cisl, e con la Rsa di Porcari. L’accordo ha permesso un’intesa migliorativa per i dipendenti, tanto che è stato votato dalla maggioranza dei lavoratori. Inoltre, 236 dei 263 dipendenti dello stabilimento di Porcari con il contratto della metalmeccanica, circa il 90%, hanno firmato il passaggio contrattuale. A differenza – continua Snaitech – la Fiom ha rifiutato di sedersi al tavolo e ha citato in giudizio Snaitech nonostante l’85% dei suoi iscritti abbia accettato la modifica contrattuale».

A questo punto, dopo la sentenza, Snaitech applicherà il contratto dei metalmeccanici agli scritti alla Fiom fino alla scadenza, la fine del 2019. Ma anche a tutti i dipendenti che potranno chiedere di tornare indietro sulla firma a suo tempo apposta. Ma Braccini, è la sua nuova sfida, annuncia che organizzerà nuovi incontri con i dipendenti Snai per metterli al

corrente dei contenuti e delle opportunità della sentenza. «Rientriamo a pieno titolo in azienda – dice -. Il motivo delle tessere perdute è la pressione che Snaitech ha esercitato sui lavoratori, chiamandoli singolarmente a firmare il passaggio di contratto». —

B.A.

Fonte: Il Tirreno