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PORCARI Ditte virtuose con i fondi Ue: più lavoro e tutela ambientale – Cronaca

Porcari (LUCCA) –


lucca. Trentacinque in tutto le aziende del territorio provinciale che finora hanno beneficiato di fondi europei per efficientare i consumi energetici: come l’hotel San Marco di Lucca (143.000 euro spesi e 57.200 di contributi pubblici), dove si è conclusa la giornata lucchese di Enrico Rossi. Dopo il cantiere all’ex Manifattura Tabacchi, ha fatto visita alla Futura di Guamo: 123 dipendenti altamente specializzati, 140 con le filiali ma capace di muovere un indotto dieci volte tanto, un esempio delle industrie del distretto dei macchinari della carta tissue. In tempi recenti, futura ha investito 4,5 milioni in due progetti, grazie anche a 634.000 euro di risorse europee e 1,270 milioni di contributi pubblici. «Quello lucchese è il più grande distretto d’Europa di questo tipo – ha detto Rossi -. Ma la Futura è anche un esempio di quelle aziende dinamiche su cui abbiamo deciso qualche anno fa di investire i fondi eurooei anziché scegliere contributi a pioggia: una scelta che ha pagato ed ha portato ulteriore sviluppo».. Tra le aziende che grazie ai fondi europei hanno potuto puntare su un ulteriore investimento c’è ad esempio la Silma di Porcari, dove con i quasi 70.000 euro di contributi pubblici ricevuti (la metà fondi europei) è stato avviato un progetto da 130.000 euro per la post lavorazione della stampa 3D. Con i fondi europei inoltre Lucart di Porcari, leader nella produzione di carta tissue, ha speso 1,668 milioni di euro per mettere a punto un processo che mira a trasformare i fanghi di cartiera, oggi solo uno scarto, in nuovi prodotti per l’industria. A questo progetto sono andati 422.000 euro di contributi pubblici e 211.000 europei.

Da parte sua inoltre la Regione ha avviato la politica del microcredito per sostenere aziende di nuova costituzione, che sul momento non possono ricevere crediti dalle banche. «Abbiamo finora impiegato 25 milioni nel microcredito – spiega il governatore Rossi -. In tutto abbiamo potuto aiutare 1.1114 nuove imprese. Ci sono bandi aperti per altri 25 milioni di contributi».

Prima di lasciare Lucca, un passaggio su una delle infrastrutture che il mondo economico locale attende di più: il raddoppio della linea ferroviaria tra Pistoia e Lucca. «La Regione Toscana – spiega Rossi – ha finanziato questa opera con 250 milioni, altri 250 arrivano da Ferrovie dello Stato. Ferrovie mi aveva promesso che l’opera sarebbe stata completata nel 2020: ma credo che la soddisfazione di tagliare il nastro per l’inaugurazione della seconda linea non potrò averla. I lavori purtroppo sono cominciati in ritardo». —

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Fonte: Il Tirreno