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PORCARI Un sogno chiamato Bagira: l’idea di una ragazza porcarese di costruire un asilo nido in Congo

PORCARI – Un asilo nido a Bagira, in Congo, nel cuore dell’Africa. Un’idea chiara e ambiziosa, che sa di sogno coltivato da tempo, pronto ora per diventare realtà. Un’idea bellissima se si pensa che a portarla avanti è una ragazza porcarese, Rebecca Giannini, che ha saputo trasformare la tesi di laurea in Scienze dell’infanzia in un vero e proprio progetto educativo, sociale e scolastico. Un ponte tra Camigliano e Bagira, una rigenerazione umana ancora prima che architettonica.

 

“Tutto nasce qualche anno fa quando ho l’opportunità di svolgere attività di volontariato nella Casa famiglia “Santa Gemma” di Segromigno in Piano – spiega Rebecca – In quei mesi maturo l’idea di cambiare facoltà e di iscrivermi a Firenze a Scienze dell’infanzia. Parto poi per l’Africa con le Missioni delle Sorelle di Santa Gemma e in quei giorni decido argomento e titolo della tesi: la costruzione di un asilo nido in Congo. Da tempo, infatti, le suore volevano valorizzare una proprietà in un sobborgo di Bukavo, dove già esistono due strutture sempre gestite da loro all’interno delle quali offrono un servizio di alfabetizzazione ai ragazzi di strada. Tutto in me nasce da un’immagine visiva molto nitida: mi trovavo in un paesino a ovest di Bukavo, in una zona poverissima, dove le famiglie cercano di sopravvivere come possono. Lì inizia a muovere i primi passi la volontà di costruire una struttura per i più piccoli e per i bambini abbandonati del paese: cercheremo così di far diminuire il fenomeno dei bambini di strada e delle ragazze madri e di fornire una risposta alle tante famiglie che vivono in una condizione di miseria estrema, costrette a lasciare i figli nel cortile per andare a cercare del cibo. Abbiamo coinvolto in questo percorso il geometra Mariella Rovai e l’architetto Valentina Barsella, abbiamo trovato un po’ di sponsors locali insieme ad associazioni, parrocchie e privati, e siamo partiti con la progettazione. Oggi l’asilo nido è definito sulla carta, sono definiti gli ambienti, gli spazi, le aree esterne. Sono chiare anche le attività, che dovranno spaziare dal gioco alla didattica, dalla musica all’arte, lasciando massima libertà espressiva ai bambini”.

 

Accoglienza, aiuto, ascolto dei bisogni delle famiglie, prevenzione, formazione sociale ed educativa: ecco alcune delle finalità che ispirano il progetto, dal quale dovrà nascere un luogo dove genitori e bambini possano trovare un approdo sicuro per imparare non più a sopravvivere, ma a vivere.

 

Rebecca non è sola. Accanto a lei ci sono i suoi genitori, i suoi amici e, ovviamente, la Congregazione Missionaria delle Sorelle di Santa Gemma. Insieme sono andati a parlare con le autorità locali congolesi e hanno ottenuto il via libera per andare avanti. Adesso, però, c’è la fase più delicata: raccogliere i fondi necessari per avviare l’opera. “Vorremmo far partire i lavori ad agosto – continua Rebecca – Sto incontrando le Parrocchie locali, le Associazioni, le scuole e l’università per trovare partners e collaboratori e per sensibilizzare sull’importanza del progetto. Attualmente mi sto specializzando a Firenze in pedagogia clinica e dirigenza scolastica, con un occhio di riguardo proprio alle disabilità. Vorrei poi tornare in Congo per organizzare e tenere un programma di formazione del personale per l’asilo nido. Tra le varie cose che stiamo mettendo in piedi, infatti, c’è anche l’aspetto formativo: vorremmo stipulare una convenzione tra l’Università di Firenze e l’Università di Bukavo per la formazione del personale insegnante, che, soprattutto sull’infanzia, è molto carente e stiamo anche prendendo contatti con l’Università Cattolica di Milano. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, anche una piccola donazione fa la differenza. Stiamo costruendo qualcosa di importante e di utile grazie a un movimento nato dal basso, che coinvolge direttamente l’umanità, la solidarietà e il desiderio di fare qualcosa per gli altri che ci anima”.

 

Per sostenere il progetto è possibile fare una donazione sul conto corrente: IT39F0503413701000000004697 intestato a Congregazione Missionaria Sorelle S. Gemma – Camigliano, Lucca. Causale: Pro asilo nido a Bagira.

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Fonte: Lo Schermo