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PORCARI Scuole elementari di Porcari: si parla di interventi urgenti ed indifferibili da realizzare

PORCARI – “Siamo venuti in possesso, in questi giorni, di una relazione del Comune datata 7 settembre 2018 (ovvero pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico) circa l’indifferibilità e l’urgenza dei lavori da realizzare sulla struttura che ospita la scuola primaria Orsi di Porcari, visto il mancato superamento dei test di vulnerabilità sismica. Su questi temi riteniamo che non ci sia nulla da scherzare. Se si parla di URGENZA e DI INDIFFERIBILITA’ significa che l’intervento non era ne è procrastinabile. Perchè allora il Sindaco non ha provveduto a chiudere immediatamente la struttura?”

 

E’ netta la presa di posizione del gruppo consiliare “La Porcari che Vogliamo”, che ha indetto questa mattina una conferenza stampa al riguardo, presso gli uffici del Comune di Porcari alla presenza dei consiglieri Riccardo Giannoni, Massimo Della Nina, Barbara Pisani e Chiara Favilla.

 

“L’atteggiamento del Sindaco Fornaciari è inspiegabile. La relazione in questione è allegata ad una richiesta che il comune ha presentato in Regione Toscana, al fine di ottenere dei finanziamenti urgenti. Procedura utilizzata a partire dal settembre 2017 da una trentina di enti sparsi sul territorio regionale. TUTTI, e sottolineiamo TUTTI, i Sindaci e Presidenti di Provincia che hanno chiesto alla Regione Toscana finanziamenti in questo modo e con relazioni analoghe, hanno CONTESTUALMENTE chiuso al pubblico, parzialmente o totalmente, la relativa scuola. Scelte non facili. Scelte che comportano disagi. Ma scelte da cui non si può prescindere quando in gioco c’è la sicurezza di bambini e docenti. L’unico comune che non lo ha fatto è il Comune di Porcari. Tra l’altro, la chiusura totale o parziale del plesso scolastico era un requisito necessario per accedere al finanziamento in questione e quindi l’atteggiamento del Sindaco rischia, a questo punto, anche di mettere a repentaglio le risorse ottenute.
Se a spingere Fornaciari a calcare la mano nella richiesta inviata in Regione fosse stata la volontà di recuperare il grave danno di immagine dell’amministrazione da lui guidata, per la mancata partecipazione al bando triennale sull’edilizia scolastica che ci ha tagliato fuori da ogni possibile fonte di finanziamento, sarebbe doppiamente grave. È da irresponsabili giocare su questioni così delicate che coinvolgono la sicurezza e l’incolumità di centinaia di bambini al solo obiettivo di tutelare la propria immagine.”

Fonte: Lo Schermo