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Sanità lucchese: “Prioritario rafforzare i servizi socio-sanitari per migliorare la qualità della vita dei cittadini ed essere sempre più vicini a chi è fragile e in difficoltà” || In terviene là vicepresidente della conferenza zonale della Piana di Lucca, Sara D’Ambrosio

Sanità lucchese: “prioritario rafforzare i servizi socio-sanitari per migliorare la qualità della vita dei cittadini ed essere sempre più vicini a chi è fragile e in difficoltà”

Interviene là vicepresidente della conferenza zonale della Piana di Lucca, Sara D’Ambrosio

“Rafforzare i servizi socio-sanitari per migliorare la qualità della vita dei cittadini ed essere sempre più vicini a chi è fragile e in difficoltà”.

A dirlo è la vicepresidente della conferenza zonale della Piana di Lucca, Sara D’Ambrosio, da poco insediata, che, dopo un primo confronto e una prima interlocuzione con i colleghi e con i referenti Azienda Usl Toscana nord-ovest, delinea una prima riflessione anche in seguito alle riforme regionali sull’emergenza sanitaria e sulla programmazione dell’assistenza territoriale.

“È in atto un percorso di riforma del sistema regionale in ambito sanitario, da parte di Regione e Asl, per rispondere alla problematica rappresentata dalla carenza di medici – che è un dato di fatto in Toscana come nel resto d’Italia – e per organizzare una sanità che sia in grado di tenere conto delle mutate necessità dei cittadini e delle diverse esigenze dei singoli territori – spiega D’Ambrosio -. Questa riorganizzazione sta riguardando anche la zona distretto Piana di Lucca e noi tutti amministratori della Piana stiamo chiedendo con forza investimenti sulla sanità territoriale, perché l’obiettivo è che sia sempre più prossima alle esigenze dei cittadini, soprattutto dei più fragili. Condividiamo il percorso che è in atto per rispondere all’emergenza-urgenza con l’integrazione dell’automedica, con medico e infermiere a bordo, in aggiunta ai mezzi del 118 (ambulanza), in modo da aiutare le associazioni di volontariato nella gestione quotidiana: il medico, infatti, potendo muoversi con l’automedica riesce a essere autonomo rispetto all’ambulanza e quindi a coprire più emergenze sul territorio. Abbiamo condiviso come Comuni della Piana le criticità del Pronto soccorso, costretto a operare a ritmi altissimi e con carenza di medici d’urgenza: a questo proposito chiediamo di intervenire ancora di più sul 118, accogliendo la richiesta delle associazioni di volontariato, sollevata anche dal sindaco di Porcari, di inserire l’autista per guidare l’automedica, così da rendere il medico ancora più autonomo rispetto agli interventi da fare. All’interno della riorganizzazione della continuità assistenziale (ex guardia medica) è inoltre necessario garantire ai cittadini una disponibilità dei medici che sia la più diffusa e la più capillare possibile, con sempre maggiore integrazione tra medici di famiglia e medici della continuità assistenziale: il percorso avviato nella Piana va proprio in questa direzione, con l’obiettivo di garantire una copertura maggiore di ore e di presenza”.

“Accanto a tutto questo – conclude la vicepresidente – c’è il tema della sanità territoriale: in virtù della delibera regionale è necessario lavorare per non ridurre i servizi, ma al contrario per renderli sempre migliori e maggiori. Per tutti noi amministratori è infatti fondamentale rafforzare il territorio in tutte le sue componenti. Dobbiamo sfruttare l’opportunità delle case di comunità, che saranno i luoghi titolati a gestire i codici bianchi e gli interventi più ambulatoriali, così da ridurre la pressione sul pronto soccorso. L’integrazione e il potenziamento delle cure domiciliari, lo sviluppo della sanità di iniziativa e il miglioramento della presa in carico sul territorio, in particolare dei pazienti affetti da patologie croniche, ci permetterà anche di garantire servizi adeguati e personalizzati ai cittadini. Tutto questo passa da azioni concrete e da cambiamenti che dovremo essere capaci di gestire insieme, amministratori e azienda sanitaria”.